Accertamento, riscossione e contenzioso 05 Gennaio 2024

Autotutela, le novità della riforma dello Statuto del contribuente

Ampliamento dell’autotutela tributaria con l’estensione dei casi in cui l’Ufficio è obbligato ad annullare ed estensione del termine dalla definitività dell’atto oltre il quale l’autotutela obbligatoria non è più esperibile.

Grazie alle modifiche introdotte nella versione definitiva del decreto attuativo della riforma dello Statuto del contribuente (D.Lgs. 219/2023), l’autotutela tributaria risulta più consona alle esigenze dei contribuenti. Le modifiche introdotte hanno recepito, in massima parte, le osservazioni formulate sia dalla VI Commissione (Finanze e tesoro) del Senato della Repubblica sia della VI Commissione (Finanze) della Camera dei deputati sul testo originario del decreto. Per quanto riguarda l’ampliamento delle fattispecie di autotutela obbligatoria, il nuovo art. 10-quater dello Statuto del contribuente prevede ora l’esercizio obbligatorio dell’autotutela da parte dell’Ufficio, anche nelle ipotesi di mancata considerazione di pagamenti d’imposta regolarmente eseguiti, di mancanza di documentazione successivamente sanata, non oltre i termini previsti a pena di decadenza e, infine, di errore sul presupposto d’imposta. Si tratta di ulteriori fattispecie che vanno ad aggiungersi a quelle già inserite nella prima stesura del nuovo art. 10-quater, ovvero l’errore di persona, l’errore di calcolo, l’errore sull’individuazione del tributo e l’errore materiale del contribuente, facilmente riconoscibile dall’Amministrazione Finanziaria. Grazie al suddetto ampliamento delle fattispecie che obbligano l’Ufficio all’annullamento dell’atto si è giunti a una sostanziale...

Vuoi leggere l’articolo completo?

Abbonati a Ratio Quotidiano o contattaci per maggiori informazioni.
Se sei già abbonato, accedi alla tua area riservata.