Enti locali 04 Settembre 2019

Il sistema della tesoreria mista: la gestione delle disponibilità


Il sistema di tesoreria mista, introdotto con gradualità solo in alcuni enti è stato esteso, dal 1.01.2009 a tutti gli enti locali e alle loro forme associative (consorzi, unioni di Comuni, ecc.), anche se già sottoposti al sistema di tesoreria unica (art. 77-quater, c. 7 D.L. 25.06.2008, n. 112, convertito con modificazioni in L. 6.08.2008, n. 133). Di conseguenza sono venute a cessare tutte le sperimentazioni, comprese quelle relative al sistema Siope, precedentemente avviate. I pagamenti disposti dagli enti locali devono essere eseguiti dal tesoriere con le priorità indicate dall'art. 7 D.Lgs. 279/1997, utilizzando prima quelle depositate presso la tesoreria e poi quelle presenti sulla contabilità speciale infruttifera. Ricordiamo che tale nuovo sistema era stato sospeso per gli anni 2012/2014 dall'art. 35, c. 8 D.L. 24.01.2012, n. 1 (liberalizzazioni) in favore della reintroduzione triennale del sistema di tesoreria unica, di cui all'art. 1 L. 720/1984. L'ente, quindi, solo con decorrenza dal 1.01.2015, è stato nuovamente sottoposto al regime di tesoreria mista di cui all'art. 7 D.Lgs. 7.08.1997, n. 279, da attuarsi con le modalità applicative di cui alla circolare del Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione economica 18.06.1998, n. 50. La delega in questione è stata, quindi, attuata con il D.Lgs. 279/1997, i cui artt. 7 e 8 hanno modificato, per le Regioni e gli enti locali, la...

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