IVA 16 Dicembre 2025

Abolizione ventilazione, decreto e contribuenti in sospeso

A pochi giorni dal 2026 manca ancora il decreto definitivo: il ritardo nella pubblicazione rende di fatto impossibile per i contribuenti interessati l’adeguamento tempestivo dei registratori telematici

A ridosso della conclusione del 2025, il panorama fiscale dei commercianti al minuto è dominato da una profonda incertezza operativa riguardante il futuro della liquidazione dell’imposta sul valore aggiunto. Al centro dell’attenzione vi è la prevista abolizione dello storico meccanismo della ventilazione dei corrispettivi, novità che, stante quanto previsto dallo schema di decreto legislativo approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri lo scorso 22.07.2025, si intendeva rendere operativa a partire dal 1.01.2026. Tuttavia, la mancata pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del testo definitivo, quando mancano ormai pochissimi giorni all'entrata in vigore teorica, ha generato una situazione di stallo tecnico e amministrativo di difficile risoluzione. Per comprendere la portata del cambiamento in via di prossima introduzione, è necessario analizzare la natura dell'istituto che si intende sopprimere. La ventilazione dei corrispettivi è un metodo speciale di liquidazione dell'imposta, disciplinato dall'art. 24, c. 3 D.P.R. 633/1972 e regolamentato operativamente dal D.M. 24.02.1973. Tale sistema nasceva (in tempi di Fisco non elettronico) per semplificare gli adempimenti delle imprese operanti nel commercio al dettaglio afferente specifiche categorie merceologiche, quali prodotti alimentari, dietetici, farmaceutici, tessili e articoli per l'igiene personale, permettendo all'esercente di registrare i corrispettivi giornalieri in forma aggregata, senza distinguere...

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