Il biometano è una fonte rinnovabile e il suo prezzo non è soggetto a volatilità, nonostante il processo di produzione sia più costoso rispetto a quello dell’estrazione del gas naturale, rappresentando, pertanto, un’importante risorsa.
Nel mese di marzo, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha dato corso al nuovo decreto “Pratiche Ecologiche” che prevede un contributo in conto capitale, pari a un massimo del 65% delle spese e fino a 600.000 euro, rivolto a imprese e progetti di investimento che vogliano promuovere lo sviluppo del biogas e azioni per l’efficienza in agricoltura.
Il provvedimento, trasmesso alla Corte dei Conti, servirà a raggiungere l’obiettivo del PNRR per il quale sono stanziati 193 milioni di euro. Le risorse sono indirizzate per il 40% al Sud, con 77,2 milioni destinate alle Regioni del Mezzogiorno, e la restante parte nel Centro-Nord.
Le categorie di intervento oggetto di incentivo sono di 3 tipologie:
le “Pratiche ecologiche” nei campi e lo sviluppo di poli consortili per lo sfruttamento del digestato;
la sostituzione di trattori obsoleti con quelli alimentati a biometano;
gli interventi per l’efficienza degli impianti già esistenti per la produzione di biogas.
La più ampia fetta di risorse, 124 milioni di euro, è diretta a interventi per migliorare l’efficienza degli impianti a biogas...