Coop e terzo settore 12 Ottobre 2018

Accoglienza migranti: unico servizio, molteplici regimi Iva


La questione è di assoluta attualità e coinvolge una platea di operatori del settore sociale alquanto vasta e disomogenea. Stiamo parlando del servizio di accoglienza ai migranti, in relazione al quale l'Agenzia delle Entrate, in risposta a una istanza di interpello di fonte ministeriale, nella risoluzione 27.09.2018, n. 74/E, ha fornito una serie di precisazioni, con riferimento al trattamento delle relative prestazioni ai fini dell'imposta sul valore aggiunto. Come anticipato, i soggetti privati affidatari dei servizi di accoglienza possono assumere, di volta in volta, la veste di società commerciali, Onlus ed associazioni, enti del volontariato, cooperative sociali, e così via; tale circostanza, in riferimento all'argomento in commento, impone necessariamente un'analisi di tipo settoriale, tenuto conto delle diverse disposizioni presenti nel panorama normativo nazionale, rispettivamente applicabili alle diverse tipologie di enti prestatori. L'Agenzia inquadra dapprima l'insieme delle operazioni descritte all'interno dell'art. 10, n. 21) D.P.R. 633/1972, come peraltro già precisato da precedenti documenti di prassi. Tale disposizione prevede l'esenzione da Iva per le prestazioni proprie dei brefotrofi, orfanotrofi, asili, case di riposo per anziani e simili, comprese le somministrazioni di vitto, indumenti e medicinali, le prestazioni curative e le altre prestazioni accessorie. L'oggetto della...

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