IVA 30 Novembre 2023

Acquisto di buoni multiuso da soggetti non residenti, implicazioni Iva

È tempo di strenne natalizie: la non rilevanza ai fini dell’esterometro dei cosiddetti “voucher multiuso”.

Con l’approssimarsi delle festività natalizie è consuetudine per le aziende italiane, tanto più rafforzata dal post pandemia, di porre in essere acquisti online dei cosiddetti buoni multiuso o “voucher multiuso” da soggetti non stabiliti nel territorio nazionale, siano essi UE che Extra UE. Si ricorda che tali buoni o voucher, ai sensi dell’art. 2002 c.c., si definiscono come "titoli di legittimazione". Ai fini Iva, ai sensi del novellato art. 6-quater D.P.R. 633/1972, i trasferimenti degli stessi buoni sono considerati alla stregua delle cessioni di un credito e quindi fuori dal campo di applicazione dell’Iva ai sensi dell’art. 2; in sostanza, rimangono “neutri” ai fini Iva fintantoché non si realizza la cessione dei beni o la prestazione dei servizi e finché, quindi, non c'è l’effettiva fruizione degli stessi. Fatta la doverosa premessa sia civilistica, che fiscale, stanno arrivando sulle scrivanie delle aziende o degli studi professionali fatture di acquisti online da soggetti fornitori stabiliti in Paese UE o Extra UE, con le più svariate diciture. Si ipotizzi ad esempio: Fornitore UK. Descrizione della fattura: “Multi-purpose voucher” costo: 500,00 euro; Iva pari a 0%; totale fattura: 500,00 euro. L’errore più frequente che si riscontra negli “addetti contabili” è quello di effettuare il reverse charge...

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