Consulenza aziendale, commerciale e marketing 23 Agosto 2025

AI Act: chi sono fornitori e utilizzatori e perché è cruciale saperlo

L’AI Act distingue tra fornitori e utilizzatori, con obblighi diversi. Capire in quale categoria si rientra è il primo passo per adeguarsi entro il 2.08.2025 ed evitare sanzioni fino al 7% del fatturato.

Riprendiamo quanto abbiamo visto nel precedente articolo pubblicato su RatioQuotidiano in data 1.08.2025, a cui vi rimandiamo qualora ve lo siate perso, per specificare meglio chi sono i “fornitori” e chi “utilizzatori” in base alla normativa, dal momento che le due categorie sono destinatarie di obbligazioni diverse.“Fornitori” e “utilizzatori” in pratica.Facciamo alcuni esempi per chiarire meglio le due categorie; siete fornitori se, per esempio:- sviluppate un software AI per la gestione documentale legale che vendete ad altri studi;- create un sistema di analisi predittiva personalizzato per clienti terzi;- modificate sostanzialmente un LLM esistente per creare una nuova applicazione.Siete considerati utilizzatori, se:- usate ChatGPT per redigere pareri legali, contratti, circolari;- implementate un software di terzi per l'analisi dei bilanci;- adottate un sistema AI in commercio per la selezione del personale.Esistono, neanche a dirlo, zone grigie dove un utilizzatore diventa un fornitore, se:- modifica sostanzialmente il sistema AI per scopi non previsti dal produttore originale;- appone il proprio marchio su un sistema AI di terzi (private labeling);- integra l'AI in un nuovo prodotto/servizio che commercializza.Poiché la maggior parte degli studi professionali e delle PMI rientrano quasi sempre nella categoria degli utilizzatori, vediamo il decalogo delle attività che dal 2.08.2025 devono mettere in atto per essere conformi alle previsioni...

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