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03 Gennaio 2025
Altruismo in crisi: la gentilezza strumentalizzata
Negli ultimi anni, il concetto di cordialità ha perso la sua autenticità, divenendo spesso una strategia per ottenere vantaggi esclusivi. In un contesto via via più cinico, è essenziale rivalutare l'importanza di buone condotte nelle relazioni umane e professionali.
Si è recentemente diffusa l’idea che la cortesia stia diventando “simulata”, un espediente di cui avvalersi per conseguire specifici benefici piuttosto che una pura espressione di altruismo. Questo cambiamento ha radici profonde e si manifesta anche in ambito commerciale dove l’attenzione e il rispetto sono molte volte ritenute tattiche per aumentare le vendite o migliorare l’immagine. Le aziende si avvalgono della “correttezza” come strategia per instaurare contatti con i clienti, ma questa modalità risulta sovente priva di genuinità.L’atteggiamento premuroso può essere interpretato come un mezzo per mascherare intenti egoistici, tramutando la generosità in una forma di astuzia. Il rischio è che gli individui percepiscano il garbo come una sorta di manipolazione, un modo per ottenere qualcosa in cambio anziché un gesto franco. In questo contesto, la naturalezza si rivela quindi una qualità fondamentale: la vera galanteria è quella che si basa sulla considerazione del bene altrui senza secondi fini. La predetta problematica si palesa anche nelle interazioni quotidiane. Molti sono quelli che si sentono scettici nei confronti degli atti ossequiosi che sembrano forzati o insinceri. L’influenza dei social media amplifica poi la dinamica poiché i comportamenti gentili possono risultare parte di una performance pubblica invece di una vera interazione.L'uso dell’attenzione come facciata per affinare la reputazione o per attrarre follower è un fenomeno...