Coop e terzo settore 18 Marzo 2019

Aspetti fiscali per le associazioni sportive dilettantistiche


Le associazioni sportive dilettantistiche (ASD), pur non essendo “tipizzate”, ossia non espressamente indicate dall'art. 4, c. 1 D.Lgs. 117/2017 (Codice del Terzo Settore-CTS) tra gli enti del Terzo settore (ETS), potranno decidere di iscriversi al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) rientrando nella cosiddetta categoria “generalizzata” (“organizzazione e gestione di attività sportive dilettantistiche”) di cui al successivo art. 5, lett. t) della norma citata. Tuttavia, vistoo l'art. 4, lett. b) CTS, oggi una ASD anche Associazione di Promozione Sociale (APS) è già di diritto un ETS con obbligo di rispettare, al momento dell'effettiva operatività del RUNTS, anche le disposizioni fiscali (art. 80 e segg.) di cui al titolo X del D.Lgs. 117/2017. Ai sensi del successivo art. 89, c. 1 significherà perdere le agevolazioni della L. 398/1991 ma, ove ne ricorrano i presupposti (ricavi da attività commerciali non superiori a 130.000 euro) le organizzazioni di volontariato (OdV) e le APS potranno determinare il proprio reddito imponibile attraverso uno specifico regime forfettario come previsto dall'art 86 del CTS. Si tratta di una sorta di rivisitazione della L. 398/1991 con cui l'art. 86 presenta parecchie affinità (conservazione documenti; esonero tenuta scritture contabili; indetraibilità Iva sugli acquisti, ecc.) e alcune differenze (in caso di...

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