Coop e terzo settore 19 Ottobre 2021

Attività istituzionale e decomercializzata negli enti sportivi

Le agevolazioni fiscali riservate alle somme incassate dai sodalizi sportivi si suddividono in ricavi decommercializzati e proventi derivanti dall’attività commerciale in base ad alcuni requisiti.

Gli enti sportivi dilettantistici beneficiano di numerose agevolazioni fiscali all’interno del panorama degli enti associativi, tra queste meritano un approfondimento l’art. 148, cc. 1 e 3 D.P.R. 917/1986 e l’art. 4, c. 4 D.P.R. 633/1972 che prevedono uno specifico regime agevolativo in favore di determinate categorie di enti associativi, comprese le associazioni sportive dilettantistiche, consistente nella decommercializzazione, ai fini Ires e Iva, delle attività rese in diretta attuazione degli scopi istituzionali, verso il pagamento di corrispettivi specifici, “nei confronti degli iscritti, associati o partecipanti, di altre associazioni che svolgono la medesima attività e che per legge, regolamento, atto costitutivo o statuto fanno parte di un’unica organizzazione locale o nazionale, dei rispettivi associati o partecipanti e dei tesserati dalle rispettive organizzazioni nazionali (…).” Gli incassi si possono suddividere, semplificando la schematizzazione che verrà di seguito approfondita, in 2 principali categorie: ricavi da attività istituzionale e decommercializzata (art. 148, cc. 1 e 3, D.P.R. 917/1986); ricavi da attività commerciale . L'attività commerciale a sua volta si può ulteriormente suddividere in 2 aree: attività commerciale connessa agli scopi istituzionali, la quale può usufruire delle agevolazioni fiscali previste dalla L....

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