IVA 10 Dicembre 2025

Case modulari “chiavi in mano”: Iva e obblighi per il fornitore UE

La risposta dell’Agenzia delle Entrate all’interpello n. 304/2025 chiarisce che le case prefabbricate modulari installate stabilmente in Italia sono beni immobili.

Il tema del trattamento Iva degli immobili abitativi continua a essere un terreno complesso, specie quando costruzioni innovative come le “case prefabbricate modulari” si collocano al confine tra bene mobile e bene immobile. La qualificazione giuridica della fornitura incide sul regime Iva, sulla possibilità di applicare aliquote agevolate e sugli adempimenti del fornitore estero. La disciplina Iva degli immobili abitativi prevede, come regola generale, “l’esenzione per le cessioni di fabbricati abitativi” poste in essere da soggetti passivi, con imponibilità limitata ai casi di imprese costruttrici o ristrutturatrici che cedono entro 5 anni dall’ultimazione o per opzione oltre tale termine. La stessa logica è ripresa, in chiave operativa, nella circolare 28.06.2013, n. 22/E, che collega l’applicazione delle aliquote del 4% e del 10% alla qualifica di impresa costruttrice e alla natura abitativa dell’immobile. La risposta all’interpello qualifica le case modulari “chiavi in mano” come beni immobili, richiamando la definizione unionale di fabbricato come costruzione eretta sul suolo o a esso incorporata e non facilmente smontabile o spostabile. La stabilità dell’ancoraggio, la connessione agli impianti e l’uso abitativo permanente rendono la casa modulare assimilabile a un normale fabbricato abitativo, con conseguente obbligo di censimento catastale come unità immobiliare. Sul piano delle aliquote, l’Agenzia ribadisce l’impostazione “già...

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