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Consulenza aziendale, commerciale e marketing
24 Ottobre 2025
ChatGPT: come lo usiamo davvero
Il più grande studio di OpenAI rivela che ChatGPT è usato da oltre 700 milioni di persone a settimana: cresce l’uso non lavorativo, il gender gap si chiude e il valore principale emerge nel supporto decisionale per professionisti e privati.
OpenAI ha pubblicato a settembre 2025 il più ampio studio mai condotto sull’uso di ChatGPT, basato su 1,5 milioni di conversazioni e oltre 700 milioni di utenti settimanali. In meno di 3 anni dal lancio, il chatbot è diventato una piattaforma globale, usata da circa il 10% della popolazione adulta.I dati mostrano un cambiamento nella composizione degli utenti: il divario di genere si è ridotto fino a invertire la tendenza, passando dal 37% di nomi femminili nel 2024 al 52% nel 2025. L’espansione più rapida si registra nei Paesi a reddito medio-basso, con tassi 4 volte superiori rispetto alle economie avanzate.Gli usi principali sono 3: ricerca di informazioni, consigli pratici e scrittura, che resta la funzione più diffusa in ambito professionale. Il coding pesa solo il 4% delle conversazioni, mentre quasi metà dei messaggi riguarda richieste di informazioni, il 40% la produzione di output e l’11% l’espressione personale, solo l’1,9% delle conversazioni riguarda tematiche sentimentali o confidenziali (grazie al cielo).Interessante anche il rapporto tra uso lavorativo e privato: se nel 2024 prevalevano i messaggi legati al lavoro, oggi oltre il 70% delle interazioni ha finalità personali, a causa dell’ampia diffusione. ChatGPT è ormai un supporto per la vita quotidiana: aiuta a organizzare attività, comprendere documenti, prendere decisioni. Un impatto che non si misura con il PIL, ma con la capacità di semplificare scelte e ridurre tempi.ChatGPT si è...