Consulenza aziendale, commerciale e marketing 15 Gennaio 2024

Come mi vedo io non è come mi vedi tu

Alcuni sostengono che rispondere continuamente al telefono comunichi: spirito di servizio, dedizione, assistenza, cura del cliente, disponibilità. Ma è proprio così?

La comunicazione non solo trasmette delle informazioni, ma al tempo stesso impone un comportamento, e non è detto che sia sempre quello corretto. Questa mattina vorrei raccontarvi una storia vissuta il mese scorso in occasione di un seminario. Durante il break un collega mi si è avvicinato chiedendo alcuni consigli sulla “gestione del tempo”. L’esigenza da colmare riguardava il suo malessere quotidiano. Manifestava una sorta di frustrazione nel fronteggiare gli impegni giornalieri perché si sentiva continuamente sotto pressione. “Dottore mi creda è come se vivessi in apnea”, queste le sue parole d’esordio. “Non riesco più a coordinare le telefonate, a rispondere alle decine di e-mail e messaggi su whatsapp”. Ha poi rincarato la dose: “Se non rispondessi tempestivamente alle telefonate o ai messaggi, mi sentirei in colpa; è come se comunicassi ai clienti scarsa attenzione”. Ha poi aggiunto: “Gli assistiti sanno di poter contare sulla piena disponibilità e di confidare sul mio aiuto, perciò non vorrei deluderli”. Mentre parlava, indovinate un po’ cosa è accaduto? È squillato il suo telefonino! Secondo voi cosa avrà fatto? “Sì… pronto… il Dottor…? Sono io! Eccomi!”. Prima di raccontarvi l’epilogo, una considerazione meramente tecnica. Come esseri umani e ancor di...

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