C’è una situazione che può mettere in imbarazzo il professionista: quando il cliente chiede informazioni e, magari, il nominativo di un altro professionista. Cosa fare?
L’obiettivo dovrebbe essere questo: accontentare il cliente, con una visione a medio-lungo termine e cercare di ragionare in ottica di eventuale partnership con altri colleghi.
Vediamo alcune casistiche, partendo da questo esempio: il cliente chiede a un commercialista se conosce un consulente del lavoro che lo possa aiutare su una competenza specifica.
1° ipotesi: Sia il commercialista, sia il consulente del lavoro operano da soli - Questo è forse il caso più semplice, i due professionisti non sono concorrenti. L’unico problema che potrebbe sorgere è che, se per qualche motivo il cliente non si trovasse bene con il consulente del lavoro suggerito, tale cliente potrebbe perdere un po’ di fiducia nel proprio commercialista.
Che conclusione possiamo tirare? Se non siamo certi della professionalità del collega, meglio non sbilanciarci e dire: “Guarda, ho sentito parlar molto bene del dott. … (consulente del lavoro), ma io non lo conosco direttamente”.
Qui occorrerebbe una visione futura: sarebbe meglio ricercare e “selezionare” i colleghi che operano in aree professionali limitrofe alla nostra e, almeno, chiedere se potrebbe far piacere a loro essere segnalati ai nostri clienti.
2° ipotesi: il...