Coop e terzo settore 26 Settembre 2023

Compatibilità tra collaborazioni sportive e partita Iva

Con l’entrata in vigore della Riforma dello Sport occorre tenere in considerazione le cause ostative all’accesso al regime forfetario, in particolare nell’ipotesi di un contratto di co.co.co cui segue l’apertura della partita Iva.

Nelle ultime settimane, con l’introduzione della normativa riservata agli enti sportivi, numerosi soggetti che lavorano nello sport stanno valutando di sottoscrivere con l’ASD/SSD presso la quale lavorano un contratto quale Co.co.co. sportiva e tra qualche mese invece aprire partita Iva in regime forfetario perché più comodo per tutti e magari perché così potranno collaborare anche con altri enti sportivi. Non è vietato compiere questa scelta, ma occorre tenere conto di un problema che potrebbe insorgere. Il c.d. regime forfetario, introdotto dalla L. 190/2014 e più volte modificato, prevede alcune cause ostative all’applicabilità di questo regime fiscale di vantaggio, le quali sono state precisate dall’Agenzia delle Entrate, tra l’altro, con la circolare 10.04.2019, n. 9/E. In questa occasione, infatti, l’Agenzia delle Entrate ha indicato tra le varie condizioni di inapplicabilità del regime, in base all'art. 1, c. 57, lett. d)-bis L. 190/2014 “le persone fisiche, la cui attività sia esercitata prevalentemente nei confronti di datori di lavoro con i quali sono in corso rapporti di lavoro o erano in corso nei due precedenti periodi d’imposta ovvero nei confronti di soggetti agli stessi direttamente o indirettamente riconducibili, non possono avvalersi del regime agevolato”. Conseguentemente se il soggetto sottoscrive un contratto di collaborazione...

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