In botanica, l’impollinazione viene definita come quel processo che consiste nel trasporto dei pollini dalla parte maschile e quella femminile dell’apparato riproduttivo delle piante. Gli organi sessuali sono contenuti nei coni o nei fiori della maggior parte delle specie vegetali e servono per consentire la fecondazione e la riproduzione delle Gimnosperme e delle Angiosperme.
Esistono principalmente 2 tipi di impollinazione:
autoimpollinazione (detta anche autogama);
impollinazione incrociata (o eterogama).
L’autoimpollinazione consiste nel passaggio diretto del polline dall’antera di un fiore allo stigma dello stesso fiore. In questo caso, il polline cade sugli stimmi e riesce a fecondarlo in quanto la pianta è ermafrodita o autogama.
Per quanto riguarda l’impollinazione incrociata, va precisato che la fecondazione dipende dal trasporto del polline da una pianta a un’altra appartenente alla stessa specie. Le piante che fanno affidamento in natura sull’impollinazione incrociata o eterogama sono dette allogame e dipendono essenzialmente dall’azione di agenti impollinatori e fattori esterni che fungono da veri e propri "vettori" adibiti allo spostamento dei pollini di fiore in fiore.
In questo contesto uno strumento utile è rappresentato dal contratto di impollinazione che serve a sancire questa importante attività, che viene resa a titolo oneroso, ma può avvenire anche a...