Coop e capitale sociale, i limiti per i dividendi e l’aumento gratuito
Per le cooperative, la distribuzione dei dividendi sul capitale è soggetta a limitazioni dovendo fare riferimento al tasso massimo spettante all’ultima emissione di buoni postali fruttiferi che risale al 6.11.2020.
Il capitale sociale delle società cooperative soffre limitazioni sia nell’entità massima (euro 100.000) che possono detenere i soci persone fisiche ai sensi dell’art. 2525 c.c. e sia, soprattutto, nella remunerazione e rivalutazione, condizioni che rendono desueta la corresponsione di dividendi e la rivalutazione.
L’individuazione dell’entità massima consentita per i dividendi e della rivalutazione è tutt’altro che agevole essendo dipendente, per i dividendi, dalla remunerazione spettante ai detentori dei buoni postali fruttiferi e, per la rivalutazione, dall’indice annuo Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.
Per i dividendi, dispone l’art. 2514, c. 1, lett. a), c.c.: le cooperative a mutualità prevalente possono distribuire dividendi nei limiti dell’interesse massimo dei buoni postali fruttiferi aumentato di 2,5 punti rispetto al capitale effettivamente versato. Per l’utile del bilancio 2021 in approvazione dovrà farsi riferimento all’ultima emissione dei buoni postali fruttiferi, la n. TF120A201106, che, con decorrenza dal 6.11.2020, ha fissato nello 0,40% il tasso di interesse massimo spettante che, aumentato di 2,5 punti, porta la remunerazione massima possibile al 2,90%.
Come si può notare, contrariamente agli anni precedenti quando si erano registrate più emissioni nel corso dell’anno, l’ultima in ordine di...