Sono giunte importanti novità fiscali per le cooperative di lavoro per effetto del decreto legge che accompagna la manovra finanziaria del 2020. In particolare, scatta l’obbligo dell’inversione contabile ai fini dell’Iva e cambiano le modalità di versamento delle ritenute d’acconto applicate sul lavoro dipendente dalle imprese che effettuano prestazioni mediante contratti di appalto, subappalto, affidamento a soggetti consorziati o rapporti negoziali comunque denominati, che vengano svolti con il prevalente utilizzo di manodopera nelle sedi di attività del committente con l’utilizzo di beni strumentali di proprietà del committente o a lui riconducibili (artt. 1655 e 2222 C.C.).
L’introduzione del reverse charge per tutte queste prestazioni d’opera è sottoposta al rilascio dell’autorizzazione del Consiglio dell’Unione Europea. Il legislatore vuole porre rimedio al fenomeno di evasione che è stato più volte accertato nei confronti di soggetti che in questo settore non procedevano al versamento dell’Iva incassata dai loro committenti. Mediante l’inversione contabile le prestazioni verranno fatturate dalle cooperative di lavoro senza l’applicazione dell’Iva: di conseguenza, il committente integrerà la fattura dell’imposta secondo l’aliquota prevista per la prestazione, imputandola a debito e, quindi, portandola in detrazione qualora...