Coop e terzo settore 03 Febbraio 2021

Cooperative e rivalutazione dei beni 2020

In considerazione delle difficoltà connesse alla pandemia in corso, una valida opportunità per incrementare il patrimonio netto caratterizzato spesso da situazioni di sottocapitalizzazione.

Nell'ambito del c.d. “Decreto Agosto”, come noto, è presente una misura di favore per le imprese che, in deroga ai principi codicistici, consente una rivalutazione generale, tra l'altro, dei beni d'impresa e delle partecipazioni, da attuarsi nel bilancio 2020. La nuova norma è contenuta nell'art. 110 del Decreto e si presenta con caratteristiche decisamente differenti rispetto alle analoghe disposizioni introdotte per gli anni precedenti, in termini di semplificazione della procedura e di costo fiscale. In primo luogo viene prevista la possibilità di procedere alla rivalutazione distinta per ciascun bene, al contrario delle previsioni precedenti, che imponevano la rivalutazione di tutti i beni facenti parte di una medesima categoria omogenea; la rivalutazione odierna, inoltre, può essere attuata anche ai soli fini civilistici, quindi senza la stretta necessità di scontare alcuna imposta sostitutiva. Il costo fiscale dell'operazione, in effetti, può anche ridursi fino al suo completo azzeramento, posto che il versamento dell'imposta sostitutiva èer il riconoscimento fiscale della rivalutazione (pari al 3%) e dell'imposta sostitutiva per l'affrancamento della riserva costituente il saldo attivo della rivalutazione (pari al 10%), risulta meramente facoltativo. Come è intuibile, la norma consegna alle imprese una valida opportunità, a un costo fiscale sopportabile...

Vuoi leggere l’articolo completo?

Abbonati a Ratio Quotidiano o contattaci per maggiori informazioni.
Se sei già abbonato, accedi alla tua area riservata.