Coop 18 Agosto 2025

Cooperative, le categorie di soci

La cooperativa si distingue per la variabilità dei soci e la “porta aperta”. Prevede categorie differenziate: cooperatori, speciali, sovventori e finanziatori, con limiti al voto e alla remunerazione per tutelare la governance mutualistica.

Tra le peculiari caratteristiche che distinguono le cooperative dalle altre società di capitali lucrative assume particolare rilevanza la variabilità della compagine sociale. Infatti, nella società cooperativa l’ammissione dei soci è fondata sul postulato della cosiddetta “porta aperta”, che prevede la possibilità di ammettere come socio chiunque possegga i requisiti richiesti dallo statuto per il soddisfacimento del rapporto mutualistico. Per questo motivo non vi è l’obbligo di modificare l’atto costitutivo a seguito dell’ammissione di nuovi soci, o del recesso o esclusione degli stessi. Infatti, il Codice Civile dispone che l’atto costitutivo stabilisca i requisiti per l’ammissione dei nuovi soci e la relativa procedura, che deve essere basata su criteri non discriminatori. Inoltre, l’ammissione di un nuovo socio avviene, in seguito alla domanda dell’interessato, con deliberazione del Consiglio di amministrazione, da annotarsi unicamente nel libro dei soci, senza alcuna comunicazione al Registro delle Imprese.La prima e più importante categoria è genericamente costituita dal socio cooperatore, il cui scopo è rappresentato dalla partecipazione allo scambio mutualistico definito dallo statuto sociale. In base alle varie tipologie di scambio mutualistico, come individuate dall’art. 2512 c.c., si possono poi definire diverse sottocategorie di soci cooperatori: tra queste, si evidenziano il socio consumatore, ovvero colui che riceve beni o servizi...

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