Cooperative: limiti per dividendi e aumento gratuito
Per le cooperative la distribuzione dei dividendi e la rivalutazione del capitale sono soggette a limitazioni, dovendo fare riferimento al tasso dei Buoni Postali Fruttiferi e all’indice annuale Istat dei prezzi al consumo.
Il capitale sociale delle società cooperative soffre limitazioni sia nell’entità massima (100.000 euro) che possono detenere i soci persone fisiche ai sensi dell’art. 2525 c.c. e sia, soprattutto, nella remunerazione e nella rivalutazione, condizioni che rendono desueta la corresponsione di dividendi e la rivalutazione.
L’individuazione dell’entità massima consentita per i dividendi e della rivalutazione è tutt’altro che agevole, essendo dipendente, per i dividendi, dalla remunerazione spettante ai detentori dei buoni postali fruttiferi, e per la rivalutazione, dall’indice annuo Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.
Relativamente ai dividendi dispone l’art. 2514, c. 1, lett. a), c.c. secondo il quale le cooperative a mutualità prevalente possono distribuire dividendi nei limiti dell’interesse massimo dei buoni postali fruttiferi aumentato di 2,5 punti rispetto al capitale effettivamente versato.
Per l’utile del bilancio 2022 dovrà farsi riferimento all’ultima emissione dei buoni postali fruttiferi, la n. TF120A230124, che, con decorrenza dal 23.01.2023, ha fissato nel 4,65% il tasso di interesse massimo spettante che, aumentato di 2,5 punti, porta la remunerazione massima possibile al 7,15% che, rispetto alle risicate percentuali applicabili negli anni precedenti, assume quest’anno valore sicuramente apprezzabile.
Il limite di...