Cooperative sociali: ISA, un obbligo poco comprensibile
Anche per l’esercizio 2022 le cooperative sociali saranno tenute alla compilazione dei modelli ISA. Permane, infatti, non operativa la causa di esclusione riguardante le imprese sociali, a causa del mancato perfezionamento del procedimento di autorizzazione della Commissione Europea.
La dichiarazione dei redditi delle cooperative sociali relativa al periodo di imposta 2022, da presentare entro il 30.11.2023, dovrà contenere, al pari degli esercizi precedenti, il modello ISA, salvo la presenza di specifiche cause di esclusione. Infatti, la causa di esclusione prevista per la generalità delle imprese sociali e quindi anche per le cooperative sociali (imprese sociali di diritto) non è ancora operativa, in quanto è subordinata, unitamente ad altre disposizioni fiscali previste per il Terzo settore, al perfezionamento del procedimento di autorizzazione della Commissione Europea tuttora in corso. Le istruzioni ministeriali relative al modello Redditi 2023 SC, in corrispondenza della causa di esclusione contraddistinta dal codice 10 riportano quanto segue: “Imprese sociali di cui al decreto legislativo n. 112 del 3 luglio 2017 (tale causa di esclusione è subordinata al positivo perfezionamento del procedimento di autorizzazione della Commissione Europea di cui all’art. 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea)”. L’obbligo di compilazione appare poco comprensibile in quanto, pur avendo il legislatore riconosciuto che gli ISA non sono compatibili con le imprese sociali, al punto di prevedere una specifica causa di esclusione, impone alle stesse imprese sociali di applicarli e compilarli in via temporanea (in attesa dell’autorizzazione), generando esiti dell’indicatore di...