Coop e terzo settore 04 Luglio 2022

Cooperative, trattamento contabile dei ristorni

L’OIC, in data 8.06.2022, ha approvato definitivamente gli emendamenti destinati a regolare alcuni istituti tipici delle società cooperative. Particolarmente interessanti appaiono le novità legate al trattamento contabile dei ristorni.

Il ristorno - strumento tecnico - è un istituto tipico delle cooperative, utilizzato per attribuire ai soci, il vantaggio derivante dallo scambio mutualistico con la cooperativa. All’assemblea dei soci, su proposta degli amministratori, è assegnato il potere di deliberare sull’erogazione dei ristorni; possono però, legittimamente, essere presenti clausole statutarie o regolamentari che prevedono un diritto al ristorno da parte del socio. I ristorni vengo distribuiti, per le cooperative di consumo, come rimborso del prezzo pagato, mentre per le cooperative di produzione e lavoro come maggiore retribuzione. In ogni caso, ai sensi dell’art. 2545-sexies c.c., la distribuzione deve tener conto della quantità e qualità dello scambio mutualistico. Il ristorno, infatti, trae origine dallo scambio mutualistico differenziandosi dai dividendi che sono, invece, legati al capitale sociale sottoscritto e versato. Come devono essere trattati a livello contabile i ristorni? Le opzioni a disposizione sono 2, la prima prevede l’imputazione al conto economico dell’esercizio a cui si riferisce lo scambio mutualistico, con contropartita un debito d’esercizio. Nelle cooperative di consumo, quindi, la distribuzione dei ristorni determina una rettifica dei ricavi al ribasso mentre nelle cooperative di produzione e lavoro determina un aumento dei costi. La seconda opzione a disposizione dei tecnici e degli amministratori...

Vuoi leggere l’articolo completo?

Abbonati a Ratio Quotidiano o contattaci per maggiori informazioni.
Se sei già abbonato, accedi alla tua area riservata.