Il passaggio da commercialista tradizionale a consulente ESG è un percorso affascinante ma impegnativo. Quali sono le principali difficoltà che i professionisti incontrano e quali contromisure adottare? Prendiamo in esame 5 difficoltà:
- mancanza di competenze tecniche specifiche che non rientrano nella formazione tradizionale dei commercialisti;
- familiarità scarsa o nulla con gli strumenti e le metodologie ESG, richiedenti anche valutazioni qualitative e l'utilizzo di strumenti di misurazione talora sofisticati;
- resistenza individuale al cambiamento, spesso determinata da abitudini consolidate (magari un tempo utili e ora dannose);
- carenza di tempo disponibile per la formazione e l'aggiornamento sulle tematiche ESG;
- scarsa capacità comunicativa del professionista, aggravata dalla necessità di spiegare ai clienti concetti di una materia sconosciuta e, soprattutto, di indicare, semplicemente e concretamente, l’impatto della sostenibilità sul loro business.
Note le difficoltà, esiste una serie estesa di contromisure adottabili quali: investire in corsi di formazione programmati e specifici su tematiche ESG; lanciare iniziative di networking, sapendo farlo in modo organizzato e finalizzato; creare partnership con consulenti ESG di altre categorie professionali; utilizzare gradualmente software e piattaforme specializzate per la gestione dei dati ESG e la creazione di report; sviluppare iniziative comunicative destinate a clienti con cui spiegar loro, chiaramente e semplicemente, i vantaggi dell'approccio ESG e le opportunità di business correlate; avvio di progetti pilota per sperimentare nuovi approcci e acquisire gradualmente le competenze necessarie; creazione di una rete interna, coinvolgendo i colleghi in un gruppo di lavoro dedicato all'ESG per condividere conoscenze e buone pratiche.
Non vanno dimenticate alcune forme di integrazione tra nuovi servizi e tradizionali: analisi ESG e consulenza fiscale (valutando le implicazioni fiscali delle scelte sostenibili e individuando incentivi fiscali per le imprese); assistenza alle aziende per il report di sostenibilità e intervento professionale nella stesura del bilancio d’esercizio; consulenza sulla finanza sostenibile e assistenza all’impresa nel rapporto con il mondo bancario (assistendo le imprese nella selezione di strumenti finanziari sostenibili e nell'accesso a fonti di finanziamento green).
Nulla dico circa le contromisure adottabili per superare le resistenze al cambiamento derivanti dalla presenza di bias cognitivi individuali e alla mancanza di tempo lamentata da molti professionisti, in quanto forte di 2 convinzioni assolute:
- il professionista non disposto a cambiare per evolversi (non solo in ambito ESG) è destinato a uscire dal mercato, magari non subito;
- la scarsità di tempo troppo spesso deriva da un suo cattivo utilizzo.
Concludendo, l’evoluzione ESG, pur richiedendo impegno e dedizione, offre ai commercialisti l'opportunità di acquisire nuove competenze, di ampliare il proprio raggio d'azione e la concreta possibilità, attraverso l’offerta di un servizio di consulenza ESG completo e integrato, di divenire partner strategici per le imprese nel portare avanti un processo di sviluppo sostenibile.
