Covid-19, il manuale informativo per le erogazioni liberali
L'Agenzia delle Entrate ha fornito i chiarimenti relativamente alle detrazioni/deduzioni per donazioni in denaro e in natura destinate a fronteggiare l'emergenza epidemiologica.
Il Decreto “Cura Italia” (art. 66) ha previsto specifiche detrazioni e deduzioni dal reddito per le erogazioni liberali in denaro e in natura con finalità di contrasto all'emergenza da coronavirus. L'Agenzia delle Entrate è intervenuta con la circolare n. 8/E/2020 per precisare l'inquadramento delle varie casistiche, distinguendo tra elargizioni in denaro e in natura.
Per quelle in denaro, l'art. 66, cc. 1 e 2 D.L. 18/2020, prevede:
- per le persone fisiche e gli enti non commerciali, una detrazione Irpef pari al 30% sino a un massimo di 30.000 euro per le erogazioni a favore dello Stato, degli enti pubblici territoriali (Regioni, Province e Comuni), degli enti e istituzioni pubbliche (es.: ospedali, Asl, Protezione civile, ecc.) e delle fondazioni e associazioni riconosciute senza scopo di lucro;
- per le imprese, la deducibilità dal reddito (Irpef e Ires) d'impresa senza alcun limite di ammontare e l'esenzione dall'imposta sulle donazioni delle erogazioni liberali in denaro e in natura.
Nel merito delle erogazioni delle imprese, si precisa che devono essere effettuate tramite i soggetti di cui all'art. 27 L. 133/1999 che disciplina le agevolazioni a favore delle popolazioni colpite da calamità pubbliche o eventi comunque a carattere straordinario, quindi tramite associazioni, comitati ed enti come individuati dal Dpcm 20.06.2000.
I beni devoluti gratuitamente dalle imprese non sono da considerare come...