Dal 2024 il Piano Transizione 4.0 prosegue secondo quanto già stabilito negli anni precedenti, quindi con una sensibile riduzione delle aliquote di incentivo. Le aliquote di credito d’imposta per investimenti in beni materiali 4.0, già dal 1.01.2023, saranno:
20% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
10% per investimenti da 2,5 milioni a 10 milioni di euro;
5% per investimenti da 10 milioni a 20 milioni di euro.
Un netto ridimensionamento rispetto al 40% che era previsto nel 2022 (50% nel 2021) per investimenti solo tecnologici/digitali fino a 2,5 milioni! Anche per i beni immateriali 4.0 (software, piattaforme, sistemi, applicazioni) l’aliquota scende dal 50% del 2022 al 15% per il 2024 nel limite di 1 milione di euro.
Nella nuova legge di Bilancio sono stati previsti 400 milioni per i contratti di sviluppo, 100 milioni per rifinanziare la Nuova Sabatini e 330 milioni per il Fondo per la Crescita Sostenibile, ma per Transizione 5.0 non vi è alcun provvedimento attuativo.
Le aspettative con le indicazioni operative per fruire di un credito d’imposta con aliquote più significative (40%) anche nel 2024-2025 erano riposte nella nuova legge di Bilancio 2024, che però ha deluso quindi le promesse. Si attende ancora un decreto legge (entro febbraio 2024?) per poter “partire” con i nuovi incentivi Transizione 5.0, annunciato con in dote oltre 6 miliardi di euro, di cui almeno un quinto...