Definizione dell’area delle attività non commerciali delle Odv
Le norme concernenti possibili riflessi fiscali delle attività svolte dalle organizzazioni di volontariato presentano dubbi interpretativi che vengono affrontati in questo contributo.
L'art. 79, c. 2 D.Lgs. 117/2017 chiarisce a quali condizioni le attività di interesse generale di cui all’art. 5 del medesimo Decreto si considerano di natura non commerciale, e, quindi, fiscalmente irrilevanti. Gli artt. 33, c. 2 e 3 e 56, c. 2 del medesimo decreto contengono disposizioni che possono essere rilevanti anche ai fini tributari.
Ai sensi dell’art. 33, c. 3 del CTS per le attività di interesse generale, alle Odv è consentito ricevere soltanto il rimborso delle spese effettivamente sostenute e documentate (art. 33, c. 3, CTS). Si può, pertanto, ritenere che per tali entrate non vi siano riflessi fiscali. Una novità interessante, anche se controversa da un punto di vista interpretativo, è contenuta nel c. 3 dell’art. 33, come modificato dalla L. 136/2018. Alle Odv sembrerebbe sia consentito svolgere attività di interesse generale anche dietro versamento di corrispettivi che superano le spese effettivamente sostenute per la realizzazione di tali attività a condizione, però, che “tale attività sia svolta quale attività secondaria e strumentale nei limiti di cui all’art. 6”.
È stato osservato in dottrina che i requisiti di strumentalità e secondarietà possono avere un senso, rispetto alle attività di cui all’art. 6 del CTS, “ma, se il riferimento della strumentalità e secondarietà delle...