Coop e terzo settore 14 Aprile 2020

Direzione, coordinamento e controllo degli enti del Terzo settore

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali (nota del 4.03.2020) ha fornito i primi chiarimenti in ordine all'interpretazione dell'art. 4, c. 2 D.Lgs. 117/2017.

Con nota 4.03.2020, n. 2243 il Ministero del Lavoro ha affrontato i temi del controllo, direzione e coordinamento degli enti del Terzo settore (ETS), richiamando sostanzialmente le regole del Codice Civile dettate in materia societaria, in quanto compatibili. L'art. 4, c. 2 del Codice del Terzo settore (CTS), dopo aver elencato una serie di soggetti “esclusi” dal Terzo settore, ha precluso l'iscrizione al RUNTS anche per gli “enti” sottoposti a direzione e coordinamento o controllati dai suddetti “enti”. Nella sostanza, quello che si vuole evitare è l'assunzione da parte degli enti “esclusi” di una posizione di influenza dominante sugli ETS, tale da determinarne gli indirizzi gestionali e condizionarne le finalità di carattere civico, solidaristico e di utilità sociale. Nel Terzo settore, un'ipotesi di controllo può anche evidenziarsi in via “di fatto”; in questo caso, non emerge necessariamente dall'esame dell'atto costitutivo e dello statuto, ma può risultare da situazioni di fatto, oggettivamente riscontrabili alla luce del caso concreto, per esempio, dall'esame delle deliberazioni degli organi in grado di indirizzare l'attività dell'ente, con particolare riferimento a quelli amministrativi. Nel Terzo settore l'attività di direzione e coordinamento deve essere verificata in concreto, valutando la presenza di elementi idonei a...

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