Sulla Gazzetta Ufficiale 8.05.2020, n. 117, è stato pubblicato il comunicato della Cassa depositi e prestiti che dà il via all'emissione, dalla medesima data, di una nuova serie di buoni fruttiferi postali ordinari, contraddistinta con la sigla “TF120A200508”. Di per sé, la notizia parrebbe di scarsa rilevanza, se non per i risparmiatori interessati a questo tipo di investimento; assume invece rilievo nell'ambito delle società cooperative, posto che lo strumento finanziario in questione, e in particolare i relativi livelli di remunerazione, rappresenta uno dei punti di riferimento per la corretta quantificazione, da un lato, dell'ammontare dei dividendi assegnabili ai soci; dall'altro, dei tassi di interesse da corrispondere ai soci stessi, in dipendenza di rapporti di prestito sociale.
Sui dividendi, in ambito cooperativo va ricordato che l'art. 2514 C.C. prevede per le cooperative a mutualità prevalente, accanto ai principi di indivisibilità delle riserve e di devoluzione del patrimonio residuo in caso di scioglimento, il divieto di distribuire i dividendi in misura superiore all'interesse massimo dei buoni postali fruttiferi, aumentato di 2 punti e mezzo rispetto al capitale effettivamente versato.
In relazione ai rapporti di prestito sociale, i tassi dei buoni postali giocano un ruolo determinante sotto 2 profili: in capo al socio persona fisica percettore degli interessi attribuiti dalla...