Coop e terzo settore 02 Dicembre 2022

Doppia qualifica ASD-APS e applicazione della L. 398/1991

L’impossibilità di applicare la L. 398/1991 per un’associazione sportiva dilettantistica che decide di assumere anche la qualifica di associazione di promozione sociale iscritta al RUNTS secondo le norme del D.Lgs. 117/2017.

Sembra chiaro che, sotto il profilo civilistico, da un esame del D.Lgs. 117/2017 e della normativa di settore sull’associazionismo sportivo, non esiste a oggi un’incompatibilità in ordine all’assunzione della qualifica di ASD congiuntamente alla qualifica di APS. Giova ricordare, sotto questo profilo, che il D.Lgs. 117/2017 ammette tra le attività di interesse generale di cui all’art. 5, c. 1, alla lett. t) proprio l’organizzazione e gestione di attività sportive dilettantistiche. Sotto il profilo fiscale, si ricorda che il regime forfettario di cui alla L. 398/1991 per la tassazione di attività commerciali esisteva in origine per le sole ASD. Successivamente l’art. 9-bis D.L. 417/1991, convertito con modificazioni nella L. 66/1992, è intervenuto estendendo l’ambito di applicazione della L. 398/1991 anche alle associazioni senza scopo di lucro e alle pro-loco. L’art. 102, c. 2 D.Lgs. 117/2017 ha poi abrogato proprio la norma che connetteva l’applicazione della L. 398/1991 alle associazioni senza scopo di lucro e alle pro-loco, ovverosia l’art. 9-bis, D.L. 417/1991, a decorrere dal periodo di imposta successivo all’autorizzazione della Commissione europea sulle misure fiscali, o più specificamente, sul titolo X della Codice del Terzo settore. È quindi pacifico che un ente del Terzo settore, anche APS, che gestisce le attività sportive...

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