Consulenza aziendale, commerciale e marketing 14 Aprile 2025

Due pesi e due misure

Nel valutare il comportamento dei collaboratori, si sovrastima l'influenza dei tratti della personalità e si sottovalutano le circostanze concrete. Questo fenomeno, in psicologia “errore fondamentale di attribuzione”, può compromettere l'ambiente lavorativo e le relazioni interpersonali.

Immaginate questa scena: è domenica e vi trovate in un gremito centro commerciale della vostra città. Tra la folla, intravedete un collega e vi fermate a salutarlo. Mentre conversate, condividendo le difficoltà lavorative, lamentandovi dei clienti che non pagano, di collaboratori che remano contro, si avvicina un ragazzo che vi chiede un’offerta per sostenere la sua causa. Voi dite che non avete contanti per giustificarvi, ed è vero. L’amico, invece, senza esitazione, gli porge una banconota da 50 euro."Che gesto generoso! È davvero una persona altruista", pensereste subito. Ma siete sicuri che sia andata davvero così? E se fosse stata la pressione del momento, la vostra presenza e lo sguardo delle persone intorno a dettare quel gesto di apparente generosità? Mi spiego meglio: il collega avrebbe fatto la stessa cosa se si fosse trovato da solo? Numerosi esperimenti basati su situazioni ipotetiche dimostrano che tendiamo a giudicare quella persona come "generosa", anche se le pressioni situazionali erano così forti che chiunque, al suo posto, probabilmente, avrebbe fatto lo stesso. Questo modo di pensare nasconde una trappola cognitiva: per spiegare il comportamento altrui, tendiamo a sovrastimare l’influenza dei tratti della personalità, sottovalutando l’impatto dei fattori situazionali.In parole semplici: giudichiamo gli altri in modo diverso rispetto a come valutiamo noi stessi. Quando dobbiamo spiegare un nostro comportamento, siamo più inclini a tirare...

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