Altre imposte indirette e altri tributi 11 Giugno 2025

È incostituzionale l’addizionale provinciale sull’energia elettrica

Dopo la sentenza della Corte Costituzionale n. 43/2025, si è arrivati a una svolta per i rimborsi dell’addizionale provinciale sull’energia elettrica

Con la sentenza n. 43/2025, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità dell’art. 6, cc. 1, lett. c), e 2 D.L. 511/1988, come sostituito dal D.Lgs. 26/2007, per violazione degli artt. 11 e 117, c. 1 della Costituzione, in relazione all’art. 1, par. 2 della Direttiva n. 2008/118/CE. Si tratta di una pronuncia destinata a incidere profondamente sui contenziosi in materia di accise, aprendo nuove prospettive per i contribuenti, soprattutto imprese, che si sono visti traslare in fattura un’imposta priva di base legittima.La Corte ha confermato quanto già affermato dalla giurisprudenza di legittimità: l’addizionale provinciale sull’energia elettrica non rispetta il requisito della “finalità specifica” richiesto dal diritto unionale per ammettere imposizioni ulteriori rispetto all’accisa armonizzata. L’imposta, infatti, aveva mera finalità di bilancio e il relativo gettito non era vincolato a obiettivi ambientali, sociali o di coesione territoriale, come invece richiesto dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia UE.Il profilo più interessante riguarda però gli effetti sistemici della decisione. Il giudizio principale era stato avviato da alcuni clienti finali nei confronti dei fornitori di energia, mediante azioni di ripetizione di indebito ex art. 2033 c.c. Tuttavia, poiché la direttiva non ha effetti diretti orizzontali, i giudici nazionali non possono disapplicare norme interne contrastanti in controversie tra privati. In tale...

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