Enti ecclesiastici e mero godimento del patrimonio immobiliare
La circolare dell’Agenzia delle Entrate 17.05.2022, n. 15/E ha ritenuto che ai proventi derivanti dal mero godimento del patrimonio immobiliare degli enti di cui all’art. 6 D.P.R. 601/1973 sia applicabile, a determinate condizioni, l’aliquota Ires ridotta.
Con riferimento agli enti ecclesiastici, la circolare dell’Agenzia delle Entrate 17.05.2022, n. 15/E afferma che: “si ritiene che la disposizione recata dall’art. 6 D.P.R. 601/1973 in via di principio possa applicarsi anche ai proventi derivanti dal mero godimento del patrimonio immobiliare (come nel caso di immobili ricevuti per lasciti e donazioni) purché tali proventi siano effettivamente ed esclusivamente impiegati nelle attività di religione e di culto”, e, cioè, per le finalità istituzionali dell’ente.
Sulla stessa lunghezza d’onda, la recente sentenza della Corte di Cassazione n. 1164/2023.
Diventa, dunque, fondamentale, dare evidenza dei flussi finanziari tra impiego dei proventi e attività istituzionale dell’ente per il raggiungimento delle finalità religiose.
La circolare precisa che “il reinvestimento nelle attività istituzionali rappresenta l’unica destinazione possibile dei proventi derivanti dal mero godimento del patrimonio immobiliare”. Qualora, invece, l’ente svolga anche altre attività “diverse” da quelle istituzionali (vedi art. 16, lett. b), L. 222/1985), la destinazione dei proventi alle attività istituzionali dovrà risultare da apposita documentazione. In merito a questo aspetto, ci si domanda: se, ad esempio, un ente vuole utilizzare i proventi delle locazioni per il ripianamento...