Coop e terzo settore 24 Luglio 2023

Esenzione Imu degli enti del Terzo settore

L’agevolazione Imu per gli enti del Terzo settore appare più restrittiva rispetto a quella previgente per gli enti non commerciali e più problematica in rapporto agli orientamenti giurisprudenziali che si sono succeduti nel tempo.

Ai sensi dell’art. 82, c. 6 D.Lgs. 117/2017 è prevista l’esenzione Imu per gli immobili posseduti e utilizzati dagli ETS non commerciali per l’esercizio esclusivo, con modalità non commerciali, di attività di cui all’art. 7, c. 1, lett. i) D.Lgs. 504/1992 e, cioè, di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, di ricerca scientifica, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive e di culto (secondo i criteri previsti dal D.M. 200/2012). Rispetto alla normativa previgente per gli enti non commerciali, è da sottolineare anzitutto l’utilizzo diretto degli immobili (cioè la coincidenza tra possesso e utilizzo dell’immobile) come condizione necessaria per godere dell’agevolazione. Questo è un elemento da non sottovalutare perché è da ritenersi superata la risoluzione del MEF n. 4/DF/2013, la quale aveva chiarito che l’esenzione Imu è dovuta anche quando l’ente non commerciale, possessore dell’immobile, lo concede in comodato ad altro ente non commerciale per lo svolgimento delle attività istituzionali. Per valutare appieno, però, la portata effettiva della norma di cui sopra, occorre tenere conto degli orientamenti giurisprudenziali sia comunitari che nazionali in materia. A tale scopo, valgano i seguenti esempi. Il punto su cui concentrare l’attenzione è il requisito oggettivo, richiesto dalla...

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