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05 Febbraio 2025
Essere visionari: un bene o un’inutile illusione?
Elon Musk. Basta citarlo e subito si innesca un meccanismo di emozioni contrastanti: ammirazione, odio, invidia, amore, antipatia. Sicuramente è una figura polarizzante, capace di dividere opinione pubblica e critica.
Per alcuni è un genio visionario che sta cambiando il mondo, per altri un eccentrico imprenditore troppo ambizioso e fuori dalle righe. Tuttavia, è indubbio che Musk stia tracciando un’impronta indelebile nell’immaginario collettivo, spingendosi oltre i limiti di ciò che è considerato possibile. Proprio per questo motivo, ho ritenuto opportuno leggere la sua biografia cercando di individuare quali sono gli spunti della sua esistenza e delle sue azioni che possono essere utili a noi consulenti per creare un pensiero innovativo e rivolto al futuro. Ogni persona geniale (nel bene o nel male, non mi interessa il giudizio sulla persona) ha meccanismi di pensiero che possono essere riprodotti da chiunque, soprattutto come apertura mentale, motivazione, determinazione e costanza. A tal proposito vi suggerisco un libro davvero illuminante: “Impara a pensare” di Edward de Bono.Se riusciamo a non farci condizionare dal “nome” dell’individuo e ci concentriamo solo sul suo modo di ragionare, di pensare, potremmo trarne notevole beneficio. In fin dei conti, la maggior parte delle persone conosce Elon Musk per la Tesla e per lo SpaceX che dovrebbe portare l’umanità su Marte. Ma anche lui nasce “nudo” come tutti noi. Papà ingegnere e mamma modella, da piccolo vendeva cioccolatini porta a porta. Cresce con un forte interesse per la tecnologia e divora volumi interi di enciclopedie e fantascienza. A soli 12 anni crea (insieme al fratello) un videogioco e lo vende a...