IVA 09 Dicembre 2023

Fattura emessa erroneamente in split payment dalla PA

Come comportarsi dal punto di vista degli adempimenti Iva nel caso “anomalo” in cui una Pubblica Amministrazione emetta fattura in “scissione dei pagamenti” ai sensi dell’art. 17-ter a committente non iscritto negli elenchi del MEF.

Nella pratica quotidiana può capitare di vedersi recapitare, in qualità di committente/cessionario di una prestazione di servizi ricevuta, una fattura elettronica emessa da una Pubblica Amministrazione (PA) in cui vi è la scissione dei pagamenti (split payment) ai sensi dell’art.17-ter D.P.R. 633/1972, ma il destinatario non è in alcun modo una società iscritta negli elenchi appositamente pubblicati dal MEF. Si ricorda brevemente che l’istituto dello split payment prevede che, in deroga al meccanismo di ordinario, per gli acquisti di beni e servizi effettuati dalle Pubbliche Amministrazioni e da altri soggetti “affidabili” individuati ogni anno negli elenchi pubblicati dal MEF (per esempio, le società quotate inserite nell’indice Ftse Mib della Borsa italiana) l’Iva addebitata dal fornitore nelle relative fatture debba essere versata dall’Amministrazione acquirente direttamente all’Erario anziché al fornitore stesso, scindendo, in tal modo, il pagamento del corrispettivo dal pagamento della relativa imposta. Detto ciò, si prende in esame il corretto comportamento fiscale del soggetto passivo Iva (società, piuttosto che ditta individuale ecc.) nel momento in cui la PA non corregge il documento su eventuale sollecito e indicazione del committente, con successiva nota di credito ai sensi dell’art. 26 D.P.R. 633/1972. Si ritiene possibile agire nella...

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