Coop e terzo settore 21 Settembre 2020

Firmato il decreto attuativo del Runts

A questo punto, il Registro potrebbe trovare la sua piena operatività entro i primi mesi del 2021, come sancito dall’art. 52, c. 2 del CTS.

I giochi sembrano ormai fatti per il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (Runts), la cui costituzione è prevista dall’art. 53, c. 1 D.Lgs. 117/17 (Codice del Terzo Settore). In data 10.09.2020 è infatti stata sancita la Conferenza Stato-Regioni e come secondo è arrivata la firma del decreto attuativo 16.09.2020 del Ministero del Lavoro. Si tratta di un netto passo avanti verso la piena operatività della riforma. Come noto, l’architettura informatica del Runts è stata affidata già nel marzo 2019 a Infocamere, la società consortile di informatica delle Camere di Commercio Italiane. È quindi facile aspettarsi un modello simile a quello che conosciamo per il Registro Imprese. Il Registro dovrebbe trovare la sua piena operatività entro i primi mesi del 2021, come sancito dall’ultimo periodo del comma 2 dell’art. 53 del Codice, che ci dà già qualche informazione su come sarà strutturato il Registro. Ai sensi dell’art. 46 sappiamo infatti che il Registro si articolerà nelle seguenti sezioni, corrispondenti alle diverse tipologie di ETS possibili: a) Organizzazioni di volontariato; b) Associazioni di promozione sociale; c) Enti filantropici; d) Imprese sociali, incluse le cooperative sociali; e) Reti associative; f) Società di mutuo soccorso; g) Altri enti del Terzo settore. Sappiamo inoltre che nessun ente potrà essere iscritto...

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