Coop e terzo settore 01 Ottobre 2018

Fiscalità del Terzo settore, le modifiche del decreto correttivo


Il decreto correttivo del Codice del Terzo settore (D.Lgs. 3.08.2018, n. 105) tocca solo marginalmente la materia fiscale, almeno per quanto riguarda le imposte dirette. L’art. 79 del D.Lgs. 117/2017 che riguarda la fiscalità degli ETS è stato ritoccato su due punti: criteri di non commercialità dell’attività e precisazioni in tema di natura commerciale o non commerciale dell’ente. Per tutti gli ETS diversi dalle imprese sociali, il c. 2, art. 79, chiarisce a quali condizioni le attività di interesse generale di cui all’art. 5 del decreto si considerano di natura non commerciale. Due sembrano essere i criteri generali che a tal fine rilevano: a) le attività sono svolte a titolo gratuito; b) le attività sono svolte dietro versamento di corrispettivi che non superano i costi effettivi, tenuto anche conto degli apporti economici delle Amministrazioni Pubbliche (italiane e straniere), e salvo eventuali importi di partecipazione alla spesa previsti dall’ordinamento (es. ticket sanitari). Questo criterio di “antieconomicità” assume la valenza di principio generale. In effetti l’art. 23 del decreto correttivo al D.Lgs. 117/2017 non ha confermato il testo di modifica, contenuto nell’atto del Governo, approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri il 21.03.2018, dove il c. 2, art. 79 che stabilisce i criteri per determinare la commercialità annessa delle...

Vuoi leggere l’articolo completo?

Abbonati a Ratio Quotidiano o contattaci per maggiori informazioni.
Se sei già abbonato, accedi alla tua area riservata.