Consulenza aziendale, commerciale e marketing 22 Novembre 2024

Formazione professionale: “Gli esami non finiscono mai” E. De Filippo

Un sistema formativo efficace richiede specializzazione e aggiornamento continuo, non un accumulo di ore senza valore reale. Eliminare alcuni obblighi rischia di ridurre la formazione a un'attività marginale, lontana dagli standard qualitativi richiesti in ambito professionale.

Eduardo De Filippo diceva che “gli esami non finiscono mai” e, per certi professionisti, è proprio così. In Italia, il concetto di formazione come metodo ha iniziato a prendere forma negli anni ’50, precisamente nell’aprile del 1959, durante il primo convegno promosso da Confindustria. Fu in quell’occasione che il Dott. Matteo Vita, rappresentante del Centro IRI per l’addestramento professionale, pose le basi per un approccio lungimirante: “Occorre impartire una preparazione professionale che non si esaurisca nell’ambito di un singolo mestiere, ma che formi in modo ampio, consentendo il perfezionamento e la riconversione professionale”. Vita aveva colto il cuore della questione, sottolineando la necessità di sviluppare una competenza professionale polivalente, in risposta all’evoluzione costante delle qualifiche e dei ruoli nel mondo del lavoro. Trascorsero 37 anni prima che questa visione venisse ripresa, nel 1996, con la pubblicazione del “Libro bianco su istruzione e formazione” della Commissione Europea. Con quel documento, il concetto di lifelong learning (apprendimento permanente, introdotto già negli anni ‘30 in relazione all’istruzione popolare) tornò al centro della scena. Da allora, la società ha continuato ad evolvere in modo rapido e radicale, facendo apparire riduttivo anche il solo concetto di “società avanzata”. I commercialisti appartengono a una categoria professionale rigorosamente selezionata, abilitata e sottoposta a...

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