Coop e terzo settore 30 Giugno 2021

Gestione fiscale dei rimborsi spese nelle ASD

Le diverse fattispecie configurabili in occasione di trasferte sportive e la posizione dell'Agenzia delle Entrate.

In ambito sportivo la trasferta e il suo rimborso prevedono una gestione fiscale che dipende da diversi fattori, ma subito occorre precisare che il rimborso spese effettuato in questa circostanza non può costituire una forma indiretta di compenso per il collaboratore. Possiamo quindi suddividere i rimborsi spese per trasferte in 2 tipologie: forfettari; documentati/analitici. Ai sensi dell'art 67, c. 1, lett. m) D.P.R. 917/1986 sono considerati redditi diversi i rimborsi forfettari di spesa erogati in occasione di trasferte effettuate in nome e per conto dell'ente sportivo (si pensi ad esempio al caso dell'istruttore che accompagna in gara la squadra dell'ASD). Questi rimborsi non concorrono a formare il reddito del percipiente entro il limite massimo stabilito dall'art. 69 D.P.R. 917/1986, ossia attualmente 10.000 euro annui. Ricordiamo che fanno cumulo con i rimborsi forfettari di spesa per trasferte anche le indennità, i premi per risultati sportivi e i compensi, dovendosi conteggiare tutti gli importi percepiti dal soggetto nell'arco dell'anno solare, eventualmente erogati anche da altri enti sportivi. Oltre ai rimborsi forfettari, è prevista la fattispecie dei rimborsi documentati o analitici. In questo caso non concorrono a formare il reddito dello sportivo le spese documentate relative al vitto, all'alloggio, al viaggio e altre spese effettuate al di fuori del territorio comunale e quindi tali rimborsi...

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