Bandi, agevolazioni, bonus, contributi a fondo perduto 13 Gennaio 2024

Giro di vite al bonus barriere architettoniche

Non cambia l'entità della detrazione, che resta al 75% fino al 2025, ma si restringe il perimetro degli interventi, limitando anche la possibilità di optare per la cessione del credito e lo sconto in fattura.

Ultimo superstite della stagione d’oro degli incentivi edilizi, anche il bonus per l’abbattimento di barriere architettoniche ricade ora nel taglio generale che sta investendo il settore. La misura, introdotta dalla L. 9.01.1989, n. 13 e più volte aggiornata, è stata ora drasticamente modificata dal D.L. 212/2023, stabilendo limitazioni agli interventi ammessi e alla possibilità di cessione del credito e sconto in fattura. Non cambia la percentuale della detrazione, rimasta al 75% e fruibile nell’arco di 5 anni, mentre dal punto di vista temporale sono ricompresi i lavori effettuati dal 1.01.2022 al 31.12.2025. L’art. 3 D.L. 212/2023, intervenendo sull’art. 119-ter, c. 1 D.L. 19.05.2020, n. 34, ha limitato il bonus alla realizzazione di interventi in edifici già esistenti e aventi a oggetto esclusivamente scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici, compresa l'installazione di montacarichi e piattaforme elevatrici. Di conseguenza, sono da ritenere ora esclusi i lavori di rifacimento di bagni e infissi (es. tapparelle elettroniche, altri impianti di automazione degli edifici) che erano invece ammessi secondo la prassi dell'Agenzia delle Entrate (circolare 26.06.2023, n. 17/E) a patto che rispettassero le prescrizioni tecniche previste dalla normativa di riferimento. Oltre alle limitazioni degli interventi ammissibili, sono introdotte restrizioni alla possibilità di sconto in...

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