Coop e terzo settore 03 Maggio 2023

Gli obblighi contabili civilistici degli ETS

Il Codice del Terzo settore distingue tra obblighi contabili, civilistici e fiscali degli ETS. A livello interpretativo non sempre tale distinzione risulta chiara e facilmente applicabile.

Il Codice del Terzo settore ha regolamentato gli obblighi contabili ai fini fiscali nel Titolo X. Ai fini civilistici occorre far riferimento all’art. 13 del CTS, il quale prevede un sistema contabile che qui si procede a sintetizzare. Gli Enti del Terzo settore devono redigere il bilancio di esercizio formato dallo stato patrimoniale, dal rendiconto gestionale, con indicazione dei proventi e degli oneri dell’ente e della relazione di missione (art. 13, c. 1). È evidente che per consentire agli amministratori di redigere il bilancio di esercizio, rispettando i vincoli previsti dalle norme, occorre disporre di un sistema contabile adeguato che consenta l'evidenziazione dei fattori seguenti: attività di interesse generale (art. 5). In quest’ottica, anche ai fini fiscali (vedi art. 79) sarà necessario tenere distinte le singole attività. La struttura delle retribuzioni dovrà anche consentire di rilevare il rispetto dell’osservanza della norma di cui all’art. 16, c. 1 del CTS: in ogni caso, in ciascun ente del Terzo settore la differenza retributiva tra lavoratori dipendenti non può essere al rapporto uno a otto, da calcolarsi sulla base della retribuzione annua lorda; attività diverse (art. 6) in modo da evidenziare il rispetto dei vincoli di strumentalità e di secondarietà delle stesse; attività di raccolta fondi (art. 8) in conformità alle Linee guida...

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