Secondo lo scrittore Tim Flannery (“I signori del clima”), la società contemporanea è di fronte a una scelta storica, tanto onerosa ed epocale quanto dovuta e necessaria, che vede da un lato la sciagurata ma possibile ipotesi del mantenimento di uno sviluppo sconsiderato, che non tenga l’ambiente nella dovuta considerazione e dall’altro, soprattutto, un verosimile e tangibile modello di crescita sostenibile, che rispetti gli equilibri ambientali al punto da non compromettere l’ecosistema mondiale. È abbastanza ovvio come nel pensiero dell’autore, e dell’umanità nel suo complesso, si debba ragionevolmente propendere per la seconda ipotesi. Il vero problema, che si dovrebbe opportunamente affrontare con approccio puramente scientifico e pragmatico, è rappresentato dal “come”.Per giungere a una soluzione Tim Flannery parte da un’attenta analisi statistica dei dati in possesso e, constatando i mutamenti climatici in corso, cerca di enuclearne motivi, basi, sviluppi, implicazioni passate, presenti e future. Gli effetti, tanto evidenti quanto devastanti, sul clima sono infatti valutati come l’indicatore più significativo dell’insostenibilità del modello di sviluppo iniziato nel secolo scorso e attualmente ancora in atto in vaste zone del pianeta.La lotta per cercare di limitarne l’impatto deve dunque essere massiccia e questa sorta di opposizione non deve essere portata avanti soltanto da coloro che vengono additati come i principali responsabili...