Il MASE taglia le risorse per le Comunità Energetiche Rinnovabili
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha aggiornato la dotazione finanziaria destinata a sostenere gli impianti fotovoltaici delle Comunità Energetiche Rinnovabili: il nuovo stanziamento si ferma a 795,5 milioni.
Che le risorse inizialmente previste (circa 2,2 miliardi di euro) sarebbero sensibilmente calate a seguito della revisione degli obiettivi del PNRR era cosa risaputa, e attesa; ma scoprire che il taglio alla fine sarà di 1,4 miliardi di euro è stata una sorpresa che molti operatori del settore proprio non si aspettavano. Ma andiamo con ordine.La normativa che ha istituito anche in Italia le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) è stata accompagnata da un apposito stanziamento di fondi europei PNRR per sostenere, tramite contributo a fondo perduto del 40% dell’investimento, l’installazione di impianti fotovoltaici della potenza massima di 1 MWp che poi sarebbero appunto stati conferiti ad una CER. Il bando inizialmente era scaduto lo scorso 31.03.2025 e prevedeva di sostenere i soli impianti installati in Comuni con meno di 5.000 abitanti; poi è stato prorogato al 30.11.2025, estendendo la misura ai Comuni con meno di 50.000 abitanti, in pratica oltre il 95% dei Comuni italiani.Com’era prevedibile, le novità introdotte hanno moltiplicato l’interesse di famiglie e imprese e la potenza fotovoltaica prenotata ha conosciuto una comprensibile impennata. Il problema, come spesso succede in Italia, è dato dalla burocrazia: in particolare per gli impianti più grandi, infatti, i tempi per ottenere le autorizzazioni dai vari enti non consentono di rispettare il termine del 30.11.2025 e qui arriva il cortocircuito.Ciò che operatori e utenti si aspettavano (anche grazie...