Il pagamento non è requisito per la detrazione dell’Iva

Il caso posto all’attenzione dei giudici di legittimità risulta di particolare interesse e riguarda una cartella esattoriale con cui era stato disconosciuto un credito Iva maturato in un periodo d’imposta in cui era stata omessa la dichiarazione Iva.In entrambi i giudizi di merito il credito Iva non veniva riconosciuto in quanto non risultava dimostrata l’esistenza del credito. In particolare, l’Agenzia delle Entrate riteneva, e i giudici di primo e secondo grado si allineavano a tale tesi, che tra i requisiti per il diritto alla detrazione dovesse esserci anche la prova del pagamento della fattura al fornitore.La Cassazione, con l’ordinanza n. 27238/2025, coglie l’occasione per ribadire i requisiti, sostanziali e formali, previsti dalla norma eurocomunitaria e dalla norma interna, che danno diritto alla detrazione dell’Iva.I giudici di legittimità richiamano gli artt. 167 e 168 della direttiva 2006/112/CE che prevedono che un primo requisito per l’esercizio del diritto alla detrazione dell’Iva è di natura sostanziale e consiste nell’esigibilità dell’imposta. Ciò si verifica nel momento in cui si realizzano le condizioni affinché l’Erario possa esigere, nei confronti del debitore, il diritto al pagamento dell’imposta (in concreto deve realizzarsi l’operazione di cessione del bene o l’effettuazione della prestazione del servizio).A tale requisito sostanziale si deve aggiungere un ulteriore requisito di natura formale che consiste nel...