Agricoltura ed economia verde 21 Novembre 2025

Il Parlamento Europeo approva l’Omnibus I

La posizione negoziale del Parlamento Europeo restringe il campo di applicazione di CSRD e CSDDD, sollevando interrogativi su integrità, trasparenza e sviluppo sostenibile.

Il Parlamento Europeo con 382 voti favorevoli, 249 contrari e 13 astenuti ha approvato la posizione negoziale sulla proposta “Omnibus I” che riduce in modo significativo l'ambito di applicazione delle direttive europee in ambito ESG, ovvero la CSRD e la CSDDD. L'obiettivo è quello di limitare gli obblighi connessi alla rendicontazione di sostenibilità e al dovere di diligenza lungo la catena di valore esclusivamente per le imprese di grandi dimensioni. Nel contesto della CSRD, il Parlamento ha approvato un emendamento che limita l'obbligo di redazione del report di sostenibilità esclusivamente alle imprese con più di 1.750 dipendenti e un fatturato annuo superiore a 450 milioni di euro. Tale soglia dimensione verrebbe poi applicata anche in riferimento all'obbligo di rendicontare le informazioni sulla tassonomia degli investimenti sostenibili. Il campo di applicazione delle imprese soggette agli obblighi di rendicontazione di sostenibilità viene ristretto di circa il 92%, con una contestuale semplificazione dei contenuti richiesti. Secondo quanto riportato nella nota del Parlamento europeo, le nuove disposizioni prevedono una riduzione delle informazioni qualitative da includere nel rapporto, la trasformazione delle relazioni settoriali da obbligatorie a opzionali, e il divieto per le grandi imprese di richiedere alle PMI ulteriori informazioni oltre quelle previste dagli standard volontari. L'obbligo previsto dalla CSDDD viene ulteriormente innalzato, limitandosi...

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