Coop e terzo settore 04 Agosto 2020

Il secondo sguardo alla bozza di riforma dello sport

In questo secondo articolo sulla bozza di riforma dello sport viene trattato il superamento della distinzione tra professionisti e dilettanti, nonché l’introduzione delle prestazioni volontarie amatoriali

Di estrema rilevanza è il nuovo inquadramento previsto al Titolo I – Parte III della bozza di Decreto in merito ai soggetti che lavorano nel mondo sportivo e che ad oggi non hanno goduto di alcuna tutela della propria condizione lavorativa ponendo attenzione a chi vive di sport e chi opera solo come volontario per pura passione. Premettendo che le nuove norme previste dalla bozza di Decreto avranno decorrenza dal 1.01.2022 evidenziamo come il legislatore abbia voluto superare l’attuale inquadramento tra professionisti e dilettanti che vede una minima parte del mondo sportivo, quello professionistico, tutelata e soggetta a norme sul lavoro paragonabili agli ordinari rapporti lavorativi, ed il mondo del dilettantismo (considerato come tale solo dal punto di vista fiscale) dove le retribuzioni anche dei soggetti che operano esclusivamente in quest’ambito si basano nella stragrande maggioranza dei casi sull’erogazione di compensi ex art. 67, c. 1, lett. M, D.P.R. 917/1986. Come accennato, la novità più saliente è il superamento della distinzione tra professionisti e dilettanti nonché l’introduzione delle prestazioni volontarie amatoriali che prevedono il divieto assoluto della corresponsione di compensi, ad eccezione di premi e compensi occasionali in relazione ai risultati sportivi ottenuti, nonché rimborsi spese in occasione di trasferte effettuate in nome e per conto dell’ente sportivo. Da questo...

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