Imposta di registro e operazioni di riorganizzazione

L’indagine non può che dipartire dallo scrutinio sulla natura dell’imposta di registro come rappresentata nella stessa relazione illustrativa all’ art. 1, c. 87 della legge di Bilancio 2018 che, nell’attribuire alla novella legislativa una portata meramente chiarificatrice volta a dirimere alcuni dubbi interpretativi sorti in merito al significato applicativo dell’art. 20 del Tur, esplicita che ai fini della corretta tassazione dell’atto non rilevano gli interessi oggettivamente e concretamente perseguiti dalle parti nei casi in cui gli stessi possono condurre a una assimilazione di fattispecie contrattuali giuridicamente distinte.Proprio in ordine alla possibilità di commutare in cessione di azienda l’operazione in esame, in dottrina si è sottolineato come una tale conversione finirebbe per conferire il primato alla rilevanza economica dell’operazione e non alla sua intrinseca natura e agli intrinseci effetti giuridici di relativo governo. Verrebbero travalicati gli schemi giuridici utilizzati per incapsulare indebitamente la portata economica dell’operazione e tale travalicamento emerge in modo chiaro dalla consultazione della tariffa allegata all’imposta di registro che raccorda ogni specifico presupposto alla relativa disciplina impositiva, disponendo diversi livelli di tassazione in funzione del tipo di atto giuridico e non di operazione economica.La conversione della cessione totalitaria delle partecipazioni in cessione d’azienda determinerebbe...