L’impatto che l’intelligenza artificiale avrà nelle nostre vite rappresenta, di gran lunga, l’interrogativo cui la maggior parte di noi cerca di dare una risposta (possibilmente) confortante. Nessuno è in grado di affermare con certezza se e come l’utilizzo della madre di tutte le tecnologie possa migliorarci la vita, se è vero che porterà alla “distruzione dell’umanità” o questa riuscirà a sopravvivere senza alcun cambiamento significativo. Tornando all’attualità, sarebbe certamente più costruttivo che, soprattutto riguardo ad un argomento così articolato come l’intelligenza artificiale, ognuno di noi togliesse i panni del tifoso che si schiera acriticamente a sostegno di una squadra a discapito di un’altra, e riuscisse a guardare la questione nel suo complesso.
Per comprendere meglio l’approccio, riprendo un recente ragionamento di Andrea Pontremoli (CEO e Presidente di Dallara S.p.A.), riguardo alla differenza tra pronto e preparato. La società ci impone di essere sempre pronti, tuttavia oggi è impossibile esserlo; quindi, noi dobbiamo abituarci a essere preparati a eventi imprevisti e imprevedibili anche grazie all’ausilio della tecnologia che sta diventando estremamente potente, fino al punto di farci perdere la capacità di decidere.
La differenza tra “decisione” e “scelta” consiste nel...