Consulenza aziendale, commerciale e marketing 15 Dicembre 2025

Invio newsletter senza consenso: lecito se riguarda prodotti analoghi

Non c’è bisogno del consenso dell’interessato se la comunicazione periodica contenente proposte commerciali è inviata dall’editore di un sito web a chi ha attivato un account per fruire di servizi gratuiti diffusi dalla stessa piattaforma online.

Perché tale comunicazione possa svolgersi senza consenso esplicito è dunque necessario che le proposte contenute nella newsletter riguardino prodotti o servizi analoghi a quelli fruiti dall’utente, fatta sempre salva la facoltà dell’interessato di disiscriversi liberamente in ogni momento.Il caso è trattato nella sentenza del 13.11.2025 della Corte di Giustizia dell’UE; in essa, l’autorità per la protezione dei dati rumena (ANSPDCP) aveva inflitto una sanzione a una società editrice di una piattaforma online specializzata nel settore giuridico, la quale aveva previsto per gli utenti che attivavano gratuitamente un account e iscrizione al servizio con il diritto di accedere gratis a un certo numero di articoli, e sulla base del cosiddetto "soft opt-in”, di ricevere gratuitamente una newsletter quotidiana, contenente informazioni su attualità legislative con link agli articoli diffusi sul sito nonché il diritto di accedere, ma in modo opzionale e a pagamento, a tutti gli articoli diffusi sulla piattaforma. Inoltre, al momento della creazione dell’account, l’utente poteva comunque decidere di non ricevere più la newsletter e, ogni volta che la riceveva, se non più interessato, poteva opporsi a successivi invii.Il Garante rumeno aveva però inflitto una sanzione, in quanto riteneva che l’editore avesse trattato dati personali senza un esplicito consenso. Quest’ultimo però aveva presentato opposizione e il giudice si era rivolto alla Corte europea...

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